Total reviews: 44
Positive reviews
Mixed reviews
Negative reviews
9 August 2020
Korchak non ha per nulla diretto male, anche con l’attesa attenzione ai cantanti, ma nemmeno troppo bene: niente disastri, ma un diffusa avarizia di colori e di brillantezza, un passo un po’ pesantuccio e, si direbbe, troppo serioso per una farsa.
Read the original review13 February 2020
Insomma, un mezzo disastro (il mezzo è di pura cortesia). Un Trovatore così alla Scala non si deve fare, specie poi se vogliamo il teatro custode di un’«italianità» che così risulta solo caricaturale. Quando la Scala avrà di nuovo una guida, sarà forse il primo argomento su cui riflettere.
Read the original review30 September 2019
Sul podio, Francesco Ivan Ciampa sembra imboccare la strada del Verdi «risorgimentale» e spicciativo che associamo agli anni di galera. E’ invece una direzione meditatissima, molto attenta a sostenere il palcoscenico, raffinata in alcune scelte di colori e cui manca solo un po’ più di flessibilità ritmica per essere perfetta.
Read the original review25 August 2019
È stata, e questo lo si poteva immaginare, la "Semiramide" di Michele Mariotti, che dopo averla diretta a Monaco aveva un unico concorrente, ma pericolosissimo: sé stesso. Bene, si è superato e, molto semplicemente, ha diretto la miglior "Semiramide" di cui si abbia memoria, dischi compresi.
Read the original review2 April 2019
Tutto molto bello e lussuoso, a conferma dell’attuale tendenza del Tempio agli spettacoloni-oni-oni, appunto, come si diceva una volta, «da Scala». E ciao al minimalismo (i muri scabri e scarni «alla Peduzzi», in effetti, hanno un po’ stufato).
Read the original review21 March 2019
Al suo livello, e non era facile, la direzione di Capuano. C’è intanto un grande lavoro sul suono orchestrale, che non viene integralmente barocchizzato, sarebbe impossibile, ma fa molti passi sulla via dello «storicamente informato», in termini di vibrato (o meglio della sua assenza), nettezza e articolazione della frase, pulizia di suono.
Read the original review28 February 2019
Davvero non sono molti i teatri al mondo a poter presentare una produzione come quella che ha debuttato ieri sera alla Scala, con un impegno così massiccio e così riuscito di tutte le molte risorse della Casa, per un risultato così inappellabile ed emozionante.
Read the original review27 November 2018
E c’è una regia, se regia significa emozionarci e, insieme, obbligarci a riflettere su quel che credevamo di conoscere. Chi scrive (e la maggior parte dei pubblici del mondo) considera Michieletto uno dei principali registi d’opera contemporanei. Ma credo che questo spettacolo sia una svolta anche per lui.
Read the original review26 November 2018
A Bergamo sono rimasti un po’ a mezza strada. La parte musicale è assai soddisfacente, anche perché Riccardo Frizza sa come si dirige questo repertorio e lo ama: dunque, accompagnamenti calibratissimi, gran sostegno al palcoscenico, individuazione della giusta “tinta”, scusate la parola verdiana, romanzesca e “gotica”.
Read the original review31 October 2018
È un Vick più modello «Bohème» di Bologna che «Zauberflöte» di Macerata, insomma più interessato a raccontare una storia che a spiegare il mondo. I primi due atti sono semplicemente perfetti, il terzo bello, il quarto deludente, come spesso succede nel «Figaro» e in generale in tutte le commedie dove lo scioglimento viene spostato all’aperto e al buio.
Read the original review24 October 2018
Ora, è chiaro a chiunque abbia avuto la santa pazienza di leggere fin qui che una «Semiramide» completamente soddisfacente non si è mai fatta e non si farà mai. Non sono riusciti a realizzare l’utopia il cristianesimo e il comunismo, figuriamoci se ci riesce un teatro d’opera. Alla Fenice però ci hanno provato con serietà, e il risultato è stato apprezzabile.
Read the original review11 October 2018
Fin qui, sarebbe solo uno spettacolo insulso. Diventa un insulto quando Bechtolf comincia a prendere in giro l’opera, fra ballerine di cancan che sgambettano sul coretto giubilante del secondo atto, comprimari che fanno i buffoni, una costante, voluta, stucchevole esagerazione. Ma se c’è qualcosa che «Ernani» proprio non tollera è l’ironia.
Read the original review3 September 2018
Tanto più che il teatrone ha ricominciato bene, con una buona produzione di «Ali Babà e i Quaranta ladroni» di Cherubini che, affidata alle forze dell’Accademia (tutte: solisti, coro, orchestra e ballerini della Scuola), il 1° settembre ha avuto l’accoglienza festosa e affettuosa tipica di queste circostanze. Non immeritata, però.
Read the original review23 July 2018
Come capolavoro è la direzione di Francesco Lanzillotta. Niente tagli, per cominciare: ci sono tutti i daccapo, e variati con gusto, e tutti i bellissimi concertati, di una precisione cartesiana che, all’aperto, sa di miracoloso (o di molto provato, o di un braccio direttoriale finalmente all’altezza, vedete voi).
Read the original review23 July 2018
Però Vick è Vick. E dunque esibisce in primo luogo la sua eccellente tecnica teatrale, che pure qui fa faville: se ci decidessimo ad applicare ai registi gli stessi criteri di valutazione di direttori e cantanti, cioè a considerare non solo «cosa» fanno, ma anche «come», Vick non sarebbe più così divisivo.
Read the original review21 April 2018
Il risultato è magnifico, divertente e un po’ divagante.
Read the original review21 April 2018
Il trionfatore è però Fabio Luisi. Direzione magnifica, la sua, per padronanza tecnica, dinamica amplissima, sostegno al palcoscenico e la capacità di accompagnare la musica affatturata e tristaneggiante di Zandonai fino alle soglie del kitsch, ma senza varcarle mai.
Read the original review26 February 2018
Musicalmente, la serata è eccellente. Anche in un repertorio sulla carta alieno, Mariotti dimostra di essere un fuoriclasse. Lavora sui colori dell’orchestra, quindi le ambientazioni, elisee o infernali, si sentono prima ancora di vederle.
Read the original review7 December 2017
La Scala salva il soldato Yusif. E tutte le preoccupazioni e prevenzioni e precauzioni della vigilia vengono spazzate via da dieci minuti di applausi, con contorno di fiori e mortaretti che gettano coriandoli, tipo comizio elettorale Usa o finalissima del Grande fratello.
Read the original review